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Shaolin


Il tempio ad Honan (Cina) e la sua storia

Il tempio SHAOLIN (o SIULAM) dello HONAN, nel Nord della Cina (sulla montagna del SONG SHAN), è il luogo in cui le Arti Marziali Cinesi si sono evolute.

Lo sviluppo dello studio di queste avviene intorno al 520 d.C. con l'arrivo al Tempio Shaolin del monaco indiano BODHIDARMA (o TAT MOH), recatosi lì per divulgare la dottrina CHAN (o ZEN in giapponese).

Dopo un lungo periodo di meditazione (alcune fonti parlano di 9 anni in una caverna), si rese conto di quanto fossero deboli i Monaci del tempio e decise così di creare degli esercizi atti a rinforzare sia il fisico che la salute di questi. Creò così una serie di movimenti detti SHI PA SHOU LO HAN (LO HAN era un idolo Buddista), i quali nel tempo si svilupparono sempre più finché non diedero vita ai diversi tipi di Arti Marziali.

Dopo la distruzione del Tempio Shaolin dello Honan, accusato dal governo dittatoriale della dinastia Ching (1644 - 1911) di essere un covo di rivoluzionari, il tempio Siu Lam del Fujian divenne il nuovo centro dove addestrare i rivoltosi per combattere gli oppressori.
In passato il Tempio era stato più volte punto centrale per i militanti di diverse associazioni o società segrete. Questo perché le varie società erano sempre legate da ideologie religiose, Buddiste o Taoista (Loto Bianco, Bagua, Sopracciglio Bianco, i Boxer ecc.).
L'ingresso dei laici al tempio era molto selettivo. Chi voleva entrare per migliorare le proprio capacità nelle arti marziali veniva sottoposto a dure prove e solo chi riusciva a superarle veniva ammesso al tempio.


Durante il periodo di dittatura della dinastia Ching, tutte le sette erano contro questi oppressori e per tutti il motto fu: "abbattiamo i Ching, restauriamo i Ming (1368 - 1644; periodo di splendore per la Cina)". Proprio da questo motto deriva il saluto dello stile Hung-Ga. Infatti le mani rappresentano il giorno e la notte (o il sole e la luna), i quali caratteri formano il carattere cinese di Ming. Il portare le mani al torace sta ad indicare l'essere contro i dominatori stranieri e avere il cuore per la Cina ("siamo contro i dominatori stranieri e i nostri cuori sono per la Cina). Il portare i pugni ai fianchi, invece, sta ad indicare che con l'unione si può riuscire a liberare il paese ("combattendo insieme possiamo riprendere il nostro paese"). Quindi il saluto stava ad indicare la volontà di rovesciare i Ching (Tenebre) e ripristinare i Ming (Luce).

Hung Hei Gwoon, che in quel periodo (XVIII sec.) era commerciante di tè, ebbe delle controversie con dei nobili Ching. In seguito a ciò si rifugiò nel Tempio Siu Lam (Siu Lam Ji) del Fujian.

Hung era pratico nelle arti marziali , ma migliorò il suo livello sotto la guida dell'abate Ji Sin, allora a capo del Tempio. Purtroppo anche il secondo Tempio Siu Lam seguì la sorte toccata al primo: fu distrutto e incendiato. Pochi furono i superstiti e fra questi Ji Sin e Hung Hei Gwoon. I due si divisero per rendere difficoltoso il ritrovamento di tracce.

Hung Hei Gwoon continuò gli insegnamenti appresi a Siu Lam nella provincia del Gwuandong, nel Tempio del Grande Budda, per mantenere acceso lo spirito della rivolta. I suoi insegnamenti erano delle elaborazioni e delle modifiche delle tecniche originarie, ma mantenne, nel suo allenamento, molte di queste tecniche e dei loro principi base.

Quando la Cina fu invasa, agli inizi del 1800, dai coloni stranieri Ching, fu riammesso il libero insegnamento delle arti marziali. Hung Hei Gwon aprì una sua scuola nella città di Fat, nella provincia del Gwandong. L'arte marziale da lui insegnata prenderà il nome di HUNG GA KUEN SUT (pugilato della famiglia Hung) o HUNG-GA GUNG FOO (nel Sud della Cina il pugilato cinese veniva anche chiamato GUNG FOO)
Nel frattempo Ji Sin continuava i suoi insegnamenti. Quando seppe della scuola di Hung nella città di Fat, gli inviò il suo miglior allievo Luk Ah Choi, il quale continuò a divulgare l'Hung Gar nella città di Canton.

Un allievo molto abile di Luc Ah Choi fu Wong Tai che divene suo successore. Anche il figlio di quest'ultimo, Wong Kay Ying, era molto abile nelle arti marziali e grande fu il suo contributo alla sua diffusione dello stile Hung Gar. Fu mandato dal padre nell'istituto di Luk Ah Choi per migliorare lo Hung Gar.

In quel periodo ci fu anche un altro grande maestro di Hung Gar, Tit Kiu Saam. Ma il più famoso maestro che si ricordi , anche grazie ai numerosi film a lui dedicati, è senz'altro Wong Fei Hung. Con lui comincia la storia moderna dello stile Hung Gar.
Lam Sai Wing fu considerato il successore di wong Fei Hung. Ebbe l'iniziativa di divulgare lo Hung Gar anche tramite pubblicazioni, facendo stampare gli ormai famosi libri su Gung Ji Foo Hok e Tit Sin. Un altro allievo molto importante di Wong Fei Wong fu Tang Fung. I principali successori di Lam Sai Wing furono Lam Jo, Chan Hon Chung e Chiu Kao.


La disciplina e il "fitness" Shaolin
di Walter Gjergja ( www.shaolin-wushu.it)

La preparazione fisica è una parte fondamentale di quasi tutte le arti marziali. Le arti marziali Cinesi in particolare necessitano di una preparazione fisica che consenta un elevata performance in molteplici aree, quali resistenza aerobica / anaerobica / muscolare, forza esplosiva, agilità, elasticità, coordinazione: senza un’adeguata preparazione non è infatti possibile eseguire la parte tecnica in modo ottimale.

I Maestri Cinesi di Arti Marziali, ed i monaci Shaolin in particolare, capirono oltre un millennio fa l'importanza di una preparazione fisica completa, per le arti marziali nonché per il benessere psico-fisico e la salute, e di conseguenza svilupparono un ampio programma specifico, complementare alla tecnica marziale.

Tale programma si focalizza, con esercizi specifici, su tutte le aree necessarie per raggiungere una completezza ed armonia fisica, che secondo i canoni filosofici Shaolin aiuterà inoltre a raggiungere un'armonia interiore, fisiologica ma anche emotiva e “spirituale”.

Il programma di preparazione fisica Shaolin è suddiviso nelle seguenti aree di allenamento ed i relativi esercizi di primaria importanza:

• Resistenza aerobica ed anaerobica - jogging, sprint, scale
• Resistenza muscolare - scale, saltelli, posizioni statiche ed in movimento, piegamenti sulle braccia, piegamenti sulle gambe, piegamenti addominali
• Esplosività - balzi, esercizi pliometrici (balzi su ostacolo, caduta e rimbalzo, squat e balzo)
• Forza - squat con pesi, trazioni alla sbarra, verticale e piegamenti, sollevamento pesi (in passato con rudimentali pesi di pietra chiamati “lucchetti di pietra”)
• Elasticità statica - stretching statico e con resistenza
• Elasticità dinamica - stretching in movimento e calci
• Qi (Chi) - esercizi specifici di respirazione, meditazione, concentrazione

Il programma di preparazione fisica Shaolin prevede quindi una focalizzazione omogenea su tutte le aree, verso un’armonia e completezza fisica comune a pochissime altre discipline.

A Shaolin si ritiene che uno sviluppo fisico completo ed armonioso porti si alla massima performance ma anche ad un equilibrio interiore che oggi può tradursi in un ideale di “fitness” e “wellness” ben al di là dei normali canoni forse "superficiali" proposti dalle normali attività da palestra quali aerobica, pesistica, ecc.

Nelle scuole Shaolin cinesi gli studenti locali a tempo pieno ancora oggi dedicano almeno 2-3 ore al giorno alle varie aree di preparazione fisica elencate.

Per ragioni di tempo e di scarsa conoscenza, questi programmi in Europa vengono proposti raramente e praticati ancor meno, anche se grazie alle moderne scienze motorie esistono modi per periodizzare il programma di preparazione fisica Shaolin tradizionale, convertendolo in una routine moderna e flessibile, a beneficio di chiunque voglia fare un “fitness” diverso e completo, anche senza poi necessariamente praticare le arti marziali Shaolin.

(shaolin prima pagina)