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STONE BALANCING

equilibrio ed estetica



Lo “stone balancing” e’ una disciplina mentale rivolta a porre in equilibrio pietre e massi di varie forme
senza alcun supporto ulteriore a quello delle stesse forze di gravita’.

Il balancing ha una stretta relazione con la pratica ZEN, sia nell'esecuzione che nel risultato, in quanto è essenzialmente un viatico per la meditazione, l’aumento della sensibilita’ mentale e la percezione dello scambio di energia tra il soggetto e la pietra da porre in equilibrio. Il tempo di esecuzione non e’ prevedibile, l’energia che scorre dal soggetto alla pietra diventa via via piu’ evidente , l‘effetto rilassante  per la psiche si acquisisce nel tempo grazie anche al luogo dove solitamente si esercita : mare, fiumi , ovunque vi sia acqua in movimento e silenzio.

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Selezione

La prima operazione è di selezione delle pietre da utilizzare ; sono solitamente sferiche o cilindriche. Almeno inizialmente devono avere un punto – che sara’ quello di appoggio in equilibrio – leggermente piano .
Il formato, il peso e la struttura delle pietre sono vitali. A seconda che il soggetto sia mancino o destro deve scegliere pietre con opportune conformazioni, testarle nella mano dominante (sinistra per mancino e destra per il destro) cosi’ da percepire se gia’ in se’ la pietra ha potenzialita’ di equilibrio corretto.
E’ importante dedicare tempo alla selezione e ai test per includere o escludere le pietre prima di iniare il vero e proprio “balancing”.
La forma , la rugosita’ o meno della superficie, il colore , le dimensioni, dipendono dall’umore del  “balancer” e dalla difficolta’ che ritiene di poter affrontare in funzione dell’esperienza. Nelle prime prove e’ importante partire con forme semplici per poi passare nel tempo a forme complesse come quelle delle foto che vi mostriamo.


Il luogo

Anche il luogo e’ fondamentale, non solo per la quiete, i suoni e l’ambiente rilassante ma anche per la tecnica. Se si sceglie il mare e’ opportuno valutare : le maree , una base piana o semplice da ancorare, lo spazio sufficiente per poter bene osservare il risultato senza rocce o oggetti che schermano  la limpidezza del risultato. E’ opportuno ricercare nelle vicinanze o sulla linea visuale alcuni punti di riferimento stabili per facilitare il “balancing”.


La fase costruttiva

Lo sviluppo dell'equilibrio richiede pazienza e concentrazione. E’ quasi impossible realizzare il balancing in pubblico. L'attività è essenzialmente riservata e meditativa.
La prima operazione è di selezionare la pietra dell'ancoraggio e di disporla sul luogo scelto, assestandola saldamente a terra come una superficie fondamentale. Si affronta poi il primo balancing con la pietra piu’ stabile.
È importante non predeterminare  il numero di pietre e la figura con precisione, ma piuttosto prendere tali decisioni man mano che l’esercizio procede.
Disporre una nuova pietra su quelle gia’ in equilibrio, richiede la risposta a cio’ che viene definito "equilibrio interno" della pietra. La disposizione di iniziale dovrebbe essere realizzata tranquillamente ma con elevato grado di risolutezza.
L'equilibrio non sarà sempre sullo stesso lato , dovra’ seguire la sensibilita’ alla gravita e alle singole forze del balancing che si va costruendo. Saprete quando ridurre il sostegno della nuova pietra man mano che l’esperienza e la sensibilita’ crescera’ in voi .
Solo quando la sensazione che la nuova pietra possa auto-gestire l’equilibrio dovrete ridurre la vostra pressione della mano in piccole fasi successive fino al completo “balancing”. 
L’operazione piu’ complessa e fondamentale e’ sempre il “placing” della nuova pietra poiche’ questa

dovra’ prima di tutto rispettare l’equilibrio di quelle esistenti e poi costruirsi il proprio


(leggete in questa frase molti significati zen).

Occasionalmente il balancing di una pietra aggiuntiva potrebbe richiedere la variazione della posizione di una pietra gia’ in equilibrio.
Attenzione a questa operazione , fatela se proprio e’ necessario poiche’ potrebbe minare “a ritroso” l’equilibrio complessivo raggiunto.


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Il completamento

Il completamento è legato all'estetica della struttura totale. Non si richiede un numero preciso o elevato di pietre in equilibrio, a volte i livelli estetici si raggiungono anche con poche pietre in posizioni spesso sorprendenti. Spesso le strutture realizzate a forma di fungo sono le piu’ sorprendenti ed esteticamente belle come alcuni soggtti dei quadri di Miro’.

Qualunque sia  l'effetto finale si realizza con l’allontanamento della nostra mano e l’inizio della percezione visiva del risultato. E’ sorprendente l’energia positiva, rigenerante e rilassante che alcuni risultati portano a chi realizza un’opera di balancing. Fermatevi a lungo ad osservarla, da piu’ angolazioni, condividete la gioia e il momento estetico con qualcuno o se siete soli, ricordatevi di fotografarlo.


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La durata

Come qualsiasi struttura in equilibrio tale stato ha una durata limita : da pochi secondi a giorni interi . Quanto durera’ l’opera dipende dal tipo di balancing, dal luogo, dagli agenti atmosferici. Il tempo inevitabilmente li distruggera’ . Il regalo di un lungo tempo di balancing sorprendera’ chi ha creato l’opera cosi’ come un casuale atto di bellezza magari fermato per sempre in una splendida foto.

 

Ringraziamenti e link: "Stone balancing Vogliaditerra"