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principale presenza - classicarossa@yahoo.it - 29/12/2010 Dice Krishnananda:...se quando ci allontaniamo o prendiamo spazio riusciamo a rimanere sensibili nei confronti dell`altra persona, è effettivamente possibile evitare che la ferita dell`essere abbandonati venga riaperta. Quando il nostro partner si separa con garbo e la comunicazione è aperta, è meno probabile che il nostro panico si risvegli, perché comunicando restiamo connessi. E` di aiuto condividere con il nostro amante le paure riguardo al prendere del tempo e dello spazio per noi stessi. Facciamo in modo che conoscano la nostra storia. E` buona cosa anche condividere la nostra ferita dell`essere abbandonati quando l`altra persona si prende spazio e tempo. Una volta che conosciamo ferite e paure l`uno dell`altra, sarà molto più facile essere sensibili al come le provochiamo reciprocamente. Non necessariamente rende tutto più facile quando effettivamente veniamo feriti, ma ci aiuta a ritornare nel cuore. Ad un livello più alto, il viaggio insieme diviene quello di due amici sul sentiero della verità, che s`insegnano l`un l`altro, partendo dalla propria forza e dalle proprie esperienze, come stare da soli e come fondersi, condividendo il dolore e le paure. |
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Repliche
e pensieri successivi collegati La mia mente è della stessa natura della mente del partner, capire ciò permette di rimanere aperti anche quando la ferita duole. Solitamente pensiamo ``lui/lei non può capire come mi sento``, non comprendendo che l`esperienza umana è fondamentalmente una ( marco - . - 29/12/2010 .) ... manca la consapevolezza ``che l`esperienza umana è fondamentalmente una``, o forse subentra la dimenticanza o l`oblio quando ci si ritrova a vivere certe condizioni ribaltando il punto di vista. Non si va mai oltre, si rimane fermi e non si cresce, rimettendo in circolo le stesse dinamiche, le stesse paure. E poi ci si chiede come mai? Krishnananda definisce questo percorso ``la delicata danza del fondersi e del separarsi`` . Siamo tutti meravigliosi quando ci ``fondiamo nell`altro`` ma dimentichiamo d`esserlo quando ci separiamo da chi abbiamo amato con profondità. Dice Osho ``finché le cose scorrono è qualcosa di bello che condividete. E se vedete che è venuto il momento di lasciarsi, poiché i vostri sentieri giungono a un crocevia e prendono strade diverse, vi salutate con profonda gratitudine per tutto ciò che avete rappresentato l`uno per l`altra, per tutte le gioie e i piaceri e tutti i bellissimi momenti che avete condiviso... e vi separate semplicemente, senza infelicità, senza dolore.`` ... si vive di rado, così. ( presenza - classicarossa@yahoo.it - 29/12/2010 .) |
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